Incisione a cammeo
05-06-2020L’incisione a cammeo
Quando si parla di incisione a cammeo, si associa subito l’idea del cammeo, il gioiello ottenuto dall’incisione di una conchiglia o di una pietra stratificata. In realtà l’incisione a cammeo comprende tutte le lavorazioni che consistono nell’incisione di un volto di donna o di altri soggetti su tutti i materiali adatti, compresi il corallo o l’agata.
L’incisione a cammeo è detta anche lavorazione glittica e consiste nell’incidere il più noto volto di donna, le scene mitologiche, le divinità e i soggetti religiosi o qualunque altra raffigurazione su materiali duttili e al tempo stesso resistenti, che possono essere scolpiti con relativa facilità. L’incisione è un’arte molto antica: i suoi primi esempi risalgono alla civiltà micenea in Grecia, divenendo poi più raffinata a Cipro e a Creta.
L’incisione della conchiglia
L’incisione a cammeo di un volto di donna o di altri soggetti può essere eseguita su vari materiali, ma qui vediamo in dettaglio l’incisione a cammeo della conchiglia. L’incisione a cammeo inizia con la scoppatura, il taglio sulla parte superiore e convessa della conchiglia, nota come “coppa”, per poi procedere con la segnatura e la sagomatura del pezzo tagliato. Seguono l’aggabbatura, la messa in pece e la scrostatura.
Impiegando bulini a punta larga si passa all’abbozzatura e all’incisione a cammeo vera e propria, per poi rifinire, lucidare e sgrassare il pezzo con bulini più sottili.
Il cammeo di Torre Del Greco
L’incisione a cammeo e la città di Torre Del Greco sono legate da un forte connubio, ma in realtà la diffusione del cammeo in Italia è collegata agli incisori romani dell’Ottocento, Tommaso e Luigi Saulini. A essi è da ricondurre la diffusione dell’incisione a cammeo a Napoli, che si è poi spostata a Torre Del Greco.
Tommaso e Luigi Saulini hanno acquisito grande notorietà nell’Ottocento grazie alle loro numerose partecipazioni alle Esposizioni Universali e alla fama acquisita di apprezzati artisti contemporanei per i ritratti della Regina Vittoria e del principe consorte e dello Zar di Russia e la sua famiglia.
È dai Saulini che il cammeo è poi approdato in alcune botteghe artigianali napoletane, per poi spostarsi a Torre Del Greco, già nota per la lavorazione del corallo, dove c’era abbondanza di una materia prima per eccellenza, le conchiglie.
A Torre Del Greco l’incisione a cammeo avviene essenzialmente sulle conchiglie sardoniche, che presentano un fondo marrone scuro e consentono dunque di ottenere un’incisione nitida, o sulle conchiglie “Corniola”, provenienti dall’Africa e con un fondo tendente al rosso. L’impiego delle conchiglie è da ricercare nell’abbondanza del materiale a bordo delle navi dei corallari che facevano da spola tra Torre Del Greco e le coste mediterranee. Le conchiglie infatti venivano utilizzate come zavorra, per appesantire le navi quando erano prive di carico.
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